IL VANGELO DEL GIORNO – Mercoledì 2 AGOSTO
Mt 13, 44-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Parola del Signore
Contemplo
Pregare, perdonare: sono parole difficili da trasformare in pane quotidiano. Forse perché sono frutto della speranza, e a volte la speranza sembra un lusso, o pura follia. Sono gesti coraggiosi: non si può sapere come – né se – saranno accolti. A pensarci, sembrano cose per anime bambine. E se la mia preghiera cade nel vuoto? E se il perdono mi espone ancora all’offesa? Chi mi assicura che ne valga la pena? Ecco, chi ha incontrato Cristo ha toccato con mano l’essere accolto, sollevato dall’umano soffrire grazie a un compatire divino. Chi ha incontrato Cristo sa con certezza che la risposta c’è, che ogni preghiera è ascoltata, che il perdono è un regalo prezioso che si fa e si riceve a un tempo.
Commento al Vangelo di oggi
Le due piccole parabole sono la raffigurazione esemplare delle condizioni per accedere al regno che viene e sollecita a fare scelte radicali. Come gli ascoltatori di Gesù, anche noi siamo messi con le spalle al muro; le parabole sono ora per noi un avvenimento che non si può eludere o fraintendere: dobbiamo prendere una decisione di fronte alla vita nuova in Cristo. Tutto nasce dall’aver trovato il tesoro: Gesù. L’incontro con lui fa dimenticare ciò che viene lasciato, per guardare a ciò che è stato scoperto. Il discepolo non si ferma alla privazione, alla legge, alla apparenza, ma alla libertà e all’amore di Cristo. La vita di prima non attira più: voi siete di Cristo, un’altra appartenenza nasce e dona la gioia.