Commento al Vangelo del giorno: 05 Febbrao 2018 – Toccare!
Il Vangelo di oggi: Mc 6,53-56
Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.
Contemplo:
Sorgi, Signore
Sorgi Signore e salvaci. Donaci ancora oggi la tua parola di verità, perché possiamo camminare nel mondo alla luce del tuo amore e della tua presenza. Guarisci le nostre malattie dell’anima e del corpo, donaci il conforto della speranza, perché tra le vicende di ogni giorno possiamo trovare te, nostro rifugio. e nostra consolazione
Commento al Vangelo del giorno:
… e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.
Le folle portavano a Gesù i loro malati perché “da lui usciva una forza che sanava tutti” (Lc 6,19). Erano in molti a sperare di poter toccare almeno l’orlo della sua veste per essere liberati da malattie e infermità. “Quanti lo toccavano infatti guarivano”. ‘Toccare’: per ben trenta volte nei vangeli sinottici è utilizzato questo verbo nei racconti di guarigione. Ed è un gesto quasi all’insegna della reciprocità: se spesso infatti è Gesù che tocca i malati, talvolta sono loro che gli si gettano addosso per toccarlo, quasi a volerne carpire la guarigione. E’ vero che tutti vengono sanati, ma il vangelo ci rende avvertiti anche della sciagurata eventualità che il nostro toccare Gesù non ci salvi veramente perché è solo un gesto esteriore. L’evangelista Marco infatti annota che una folla ‘si stringeva attorno’ a Gesù, ma soltanto l’emorroissa, per l’audacia della sua fede, ottiene di essere guarita. Per dono, anche a noi è dato di ‘toccare’ Gesù e di essere toccati da Lui: nella Sua Parola, nel Suo silenzio Eucaristico, nella bellezza del cosmo e nella gratuità dell’amore, offerto e ricevuto. Quando allora questo gesto si svuota? Quando ad esso non corrisponde la luminosità di una fede solare. Ed è così ogni qualvolta non ci lasciamo interpellare nel profondo dalla Parola e il Sole eucaristico non ci raggiunge più, né ci riscalda il cuore l’amore per gli altri e lo sguardo stupito sul cosmo.